VIAREGGIO. L’amore per il prossimo, l’amore tra i diversi popoli, l’amore come forza motrice, l’amor che “omnia vincit”. Sembra il messaggio di un profeta, o forse lo slogan di qualche hippy. E invece no: sono le parole di alcune canzoni interpretate da Freddie Mercury, icona del gruppo musicale dei Queen. Un mito entrato nella leggenda e non solo per quella sua voce inconfondibile, penetrante, dirompente. E, per quest’anno, protagonista del carro di prima categoria di Roberto Vannucci intitolato “Figli di un Dio minore – somebody to love”.

“Nel mondo di oggi, come in quello di ieri, molte cose restano sempre le stesse. Guerre, fame, sofferenza sono più forti del tempo, così come l’ambizione umana” è l’amara riflessione del costruttore nella relazione del suo carro. “È in nome dell’ambizione del potere che gli uomini innalzano infinite torri di Babele, e compiacendosi di se stessi, dimenticano il resto. In un mondo diviso, l’egoismo e la crudeltà degli uomini si abbattono con ancora più ferocia su chi è considerato diverso, debole, sbagliato.

Roberto Vannucci - "Figli di un Dio minore - Somebody to love"
Roberto Vannucci – “Figli di un Dio minore – Somebody to love”

“Omosessualità, povertà, immigrazione, razzismo sono i capri espiatori di chi ha indurito il proprio cuore, dimenticando l’amore e la tolleranza. Ma, chi è giudicato, non vale meno di chi giudica.

“Nel mondo di ieri, un grande artista affermò con orgoglio la propria diversità, e si impegnò per combattere a testa alta il nome di chi, troppo spesso, veniva discriminato. Gli anni sono passati e oggi Freddie Mercury si alza in volo sotto forma di angelo, a ricordarci che amare e rispettare gli altri non è solo fantasia, ma un gesto concreto, l’unico in grado di infrangere le gabbie di pregiudizi e la paura che abbiamo creato intorno a noi. Basta solo volerlo. La strada è tracciata: sta a noi decidere di seguirla.”

Il carro, mastodontico nelle dimensioni come la miglior tradizione Vannucci impone, sarà incentrato su due figure principali: sulla parte anteriore domina la scena un Freddie Mercury con le ali d’angelo che suona il violino, sovrastato alle spalle da una faraonica torre di Babele.

freddie mercury vannucci carnevale 2014Manco a dirlo, le coreografie saranno accompagnate dalle note delle più belle canzoni dei Queen. Un omaggio al gruppo musicale più amato negli anni Ottanta che diventa un appello all’umanità intera. Perché Vannucci, in fondo, ha sempre fatto questo al Carnevale: mai un carro “contro”, ma sempre una costruzione “per” qualcosa.

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